Quella che ci troviamo ad affrontare da qualche mese è una rivoluzione non solo economica e ambientale, ma anche culturale. Poche volte l’intero globo si è confrontato con una tema tanto forte come la pandemia causata dal virus Covid-19 e anche i fotografi non sono stati con le mani in mano.
Sia per il tempo ritrovato a causa della quarantena, sia per la naturale propensione a raccontare il mondo che si ha attorno, in tanti hanno ideato progetti sul tema o hanno continuato il proprio lavoro artistico. Eppure anche se non lo si fa con consapevolezza, i grandi argomenti si insinuano nelle opere.
La differenza, però, tra chi fa foto solo per divertimento e chi invece fa il fotoreporter o il fotografo artista di professione è la capacità di progettare racconti, di provare a decifrare la realtà e lanciare sguardi al futuro. Ho raccolto qui alcuni lavori realizzati da fotografi affermati, da giovani emergenti e anche dagli studenti dei corsi il FotoStudio!
Alcuni fotografi si sono confrontati col tema delle città che, svuotate delle persone, sono diventate simili a palcoscenici teatrali o set di film. Il New York Times ha dedicato un servizio interattivo al tema con foto da tutte le parti del mondo (per l’Italia c’è la Milano di Alessandro Grassani e la Roma di Alessandro Penso).
C’è chi invece ha voluto raccontare il vuoto senza muoversi da casa, ma viaggiando con lo strumento che tutti stiamo usando per evadere: internet. Graziano Panfili ha documentato le città vuote tramite le webcam che tutto l’anno sono puntate verso luoghi caratteristici. Le immagini, poi trasformate in bianco e nero, hanno un effetto da pellicola rovinata molto interessante.
Rimanendo nell’ambito della fotografia documentaria, ho trovato molto intelligente un lavoro del fotografo Filippo Venturi dedicato ai rider che in questi giorni ci stanno aiutando a sopportare la quarantena portandoci ciò che ci serve. Il fotografo li ha ritratti proprio quando sono andati a casa sua, collezionando una serie significativa per dare un volto a chi, a modo suo, si espone muovendosi di casa in casa.
Come molti altri, Filippo ha anche raccontato la sua vita personale, concentrandosi in particolare sul figlio di due anni. Ne è nato un reportage intimo tinto del colore blu della sospensione e della notte e del rosso del pericolo, ma anche dell’amore e della vitalità.
Molti autori hanno seguito questo filone più personale, raccontando cosa l’esperienza con la quarantena e con il coronavirus ha significato per loro. Ne sono nate visioni delicate o disturbanti, piene di speranza o di malinconia. Tra tutti amo tanto la nostalgia dolorosa e bellissima che si respira nelle fotografie della serie “Blank” di Margherita Castriota, tutte incentrate sul tema dell’assenza, di ricordi che vorrebbero ripetersi ma non possono farlo. Il bianco, però, non è solo una privazione, ma anche l’augurio, anzi, la certezza, che le cose presto torneranno come prima.
Molto divertente e dedicato ai più piccoli è il lavoro di Rossella Gandini, partecipante al corso di racconto de il FotoStudio. Le silhouette di personaggi di fantasia, mostri e creature si stagliano sui palazzi tristi circostanti, dando vita a un mondo alternativo e magico.
Su Facebook e Instagram, infine, si possono vedere le opere d’arte raccolte dal progetto “Creativi in quarantena” promosso dalla fotografa Giulia Haraidon. Si tratta di una collezione che cresce ogni giorno, riempiendosi di scatti molto interessanti e stimolanti e davvero tanto diversi tra di loro. Tra i tanti mi ha colpito il lavoro angosciante fatto con lo scanner da Laura Corrado, le immagini con glitch di Mario D. Diaz e l’ironia domestica di Francesca Romana Semerano.
Se volete anche voi cimentarvi con una sfida divertente in questi giorni, potete partecipare alla nostra Facemix challenge, per videochiamate con gli amici surreali! Oppure potete proporre ai bambini da 6 a 14 anni di partecipare alla nostra open call sul tema dei colori “L’Arcobaleno“. C’è tempo fino al 30 giugno per partecipare ed è gratuita!
Ulteriori immagini sul tema della quarantena e del coronavirus si possono trovare su questa bacheca di Pinterest che ho creato per l’occasione e continuerò ad aggiornare, mentre alcuni spunti interessanti si possono vedere su questo articolo.
Se avete da segnalare dei lavori fotografici o artistici sul tema, non esitate! Li inserirò nel prossimo articolo del blog sul tema.
Francesco Amorosino