Qualche giorno fa ho fatto una cosa che desideravo fare da tempo. Sono andato a fotografare l’alba sul mare. Sono certo che siano innumerevoli i fotografi che hanno immortalato questo magico momento della giornata, ma io volevo viverlo prima di tutto per me e fare delle foto più per ricordarmi dell’esperienza che per mostrarle. Alla fine la natura più intima della fotografia è proprio questa: un modo di vedere in maniera più profonda il mondo che abbiamo attorno. Poi, però, il mio naturale istinto a voler condividere le mie scoperte con gli altri è prevalso, e quindi ecco qui questo articolo in cui sfrutto le foto fatte all’alba per parlare di un po’ di composizione immersi in una bella atmosfera.
Prima dell’alba c’è l’aurora, quei minuti in cui la notte pian piano svanisce, l’oscurità si stempera e il nero si riempie di moltissimi colori. La cosa che mi piace di più è come l’acqua si tinga dei colori ma li restituisca in una maniera più variegata del cielo, grazie al chiaroscuro dato dall’increspatura delle onde. Qui sopra ho inserito l’orizzonte al centro del fotogramma, creando quasi due foto distinte. Ho schiarito la l’acqua e le onde per farle risaltare. Non è facile trovare il giusto bilanciamento di iso (da non alzare troppo per non rovinare il cielo), di diaframmi (abbastanza chiusi per avere a fuoco le onde e il cielo) e di tempi (non troppo lenti per non perdere l’incresparsi delle onde).
Quando in un panorama c’è un elemento vivo, però, c’è sempre quel qualcosa in più, così non ho esitato quando alcuni gabbiani hanno iniziato a volare sul mare durante l’aurora. La difficoltà era trovare il punto giusto dove collocarli all’interno della composizione. Qui sopra ho aspettato che l’uccello fosse bilanciato rispetto alla luna tenendo conto della scia di boe nel mare. In questo modo abbiamo un elemento scuro e uno chiaro in equilibrio dinamico tra di loro. Ho scelto poi il formato quadrato perché funziona meglio per incorniciare la scena.
Quando sembrava che non dovesse più accadere, ecco che il sole ha fatto capolino fuori dall’orizzonte. Devo dire che è stato molto emozionante, ancora di più rispetto al tramonto. Ho continuato a sfruttare le boe per creare un ritmo nell’acqua. A un certo punto mi sembravano i pianeti del sistema solare schierati di fronte al sole nascente. Mi sembra un’immagine molto poetica! Ho scelto il formato panoramico 1:3 per dare un forte senso di orizzontalità. Ho sacrificato un po’ dei bei colori del cielo, ma così la foto mi trasmette le vibrazioni giuste. Ogni cosa è al suo posto, come potete vedere qui sotto.
Ho tracciato le linee portanti dell’immagine per mostrare come il sole si trovi al centro, così come l’orizzonte. Inoltre questo formato divide lo spazio in tre blocchi quadrati. Se osservate il blocco al centro anche le boe sono disposte in maniera quasi perfettamente simmetrica. Lo stesso non si può dire di quelle nei quadrati a destra e a sinistra, ma la colpa non è mia, ma di chi le ha disposte in quel modo o nel mare che le ha spostate. Contro la realtà a volte non c’è composizione che tenga!
Quando il sole era già un po’ alto e si rifletteva in maniera magnifica sul mare ecco arrivare alcune persone a fare snorkeling, con tutta probabilità a caccia di polpi. Si è trattata di una sorta di rottura della magia, perché c’erano altre persone oltre a me, ma anche di un’ottima occasione per includere un elemento umano nell’immagine. Qui sopra ho voluto provare una composizione diversa dal solito, spostando il sole su un lato per creare delle linee rette che dividessero lo spazio in altri quadrati. Mi dava un forte senso di geometria e di astrazione. Qui sotto potete vedere le linee guida.
Esistono puristi a cui non piace tagliare le fotografie dopo averle scattate. Io invece penso che sia un grande strumento di creatività per arrivare a risultati inaspettati. Possiamo provare formati diversi dal solito, l’importante è non tagliare le immagini senza seguire una proporzione piacevole agli occhi, altrimenti il risultato sarà sgradevole. L’inquadratura serve per dare ordine al mondo, quindi dobbiamo essere precisi e puliti, altrimenti otteniamo l’effetto contrario! Vi lascio con un’ultima immagine, quella di un pescatore che lancia un’esca scintillante nel mare all’alba. Quel dettaglio luminoso mi ha attirato come una falena e non ho resistito nel fotografarlo. Ho provato un altro formato ancora, il 4:3, una via di mezzo tra il classico 2:3 e il formato quadrato.
Vi invito, se siete vicini al mare, a provare questa esperienza. Vale la pena svegliarsi un po’ prima. Potete anche restare tutta la notte fuori, ma non credo che questo gioverà all’ordine delle foto, oppure verranno fuori degli effetti imprevisti? Chissà, forse tocca provare…
Francesco Amorosino
Tutte le immagini sono sotto il copyright di Francesco Amorosino